Roberto Bombarda - attività politica e istituzionale | ||||||||||||||||||||||||||||
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Trento, 12 maggio 2009 Nel corso degli ultimi anni uno dei temi che ha animato maggiormente il dibattito nella comunità di Nave San Rocco – con estensione al Consiglio provinciale, in più occasioni – ha riguardato la progettata costruzione della nuova scuola materna, importante edificio giustamente atteso dalla popolazione locale. Il problema, come noto, riguarda la localizzazione dell’immobile, posto a breve distanza dall’elettrodotto da 132 KV delle Rete ferroviaria italiana: la vicinanza della linea ad alta tensione potrebbe infatti comportare sui bambini effetti legati all’inquinamento elettromagnetico. Le misurazione e le simulazioni effettuate tramite appositi modelli da parte dell’APPA manifestano un livello di inquinamento al di sotto degli obiettivi di qualità stabiliti dalle leggi nazionali (ma superiori rispetto alle precedente legge provinciale) e sollevano alcuni timori circa possibili conseguenze per i piccoli ospiti. Il problema di Nave San Rocco è però evidentemente più ampio, poiché la stessa linea ad alta tensione ne attraversa il territorio da sud a nord, ponendosi in alcuni casi assai vicino alle abitazioni ed esponendo dunque alcuni cittadini di diversa età a campi elettromagnetici, presumibilmente al di sotto di soglie di allarme o di pericolo. La differenza tra la scuola materna e le altre abitazioni è evidentemente sostanziale: nella scuola materna risiedono per un discreto numero di ore bambini in tenera età, con una massa corporea e con un metabolismo del tutto particolare, sui quali l’inquinamento elettromagnetico – anche a piccolissime dosi – può avere effetti a lungo termine, così come dimostrato da innumerevoli studi compiuti a livello internazionale. Nelle abitazioni civili possono certamente alloggiare anche bambini, ma in numero ed in concentrazione non così elevata come in una scuola materna. In ogni caso la tutela di tutti i cittadini, di ogni età, va messa sullo stesso piano ed è dunque necessario attivarsi al più presto – Provincia, Comune, APPA, RFI, altri soggetti pubblici e privati – per risolvere definitivamente un annoso problema, che potrebbe ulteriormente ampliarsi con il progettato potenziamento della linea ferroviaria Verona-Brennero. Ciò premesso il Consiglio impegna la Giunta provinciale 1. ad intervenire con urgenza, in accordo con il Comune di Nave San Rocco e con la società RFI, al fine di risolvere definitivamente il problema dell’attraversamento dell’abitato da parte dell’elettrodotto da 132 KV, valutando le diverse soluzioni – spostamento, interramento, sopraelevazione dei cavi, eccetera – e contribuendo a sostenere gli investimenti necessari; 2 a monitorare periodicamente, attraverso l’APPA, l’intensità dell’inquinamento elettromagnetico prodotto dall’elettrodotto ed a fornire costante informazione alla comunità locale fino a quando non sarà risolto il problema in oggetto. Cons. Roberto Bombarda |
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